Roomba è il primo aspirapolvere automatico che usa un sistema di navigazione intelligente: grazie ad un software di ultima generazione, pulisce automaticamente ogni tipologia di pavimento evitando gli ostacoli e passando attorno e sotto ai mobili. E ciò senza alcun intervento da parte dell’uomo, dunque con un indubbio risparmio di tempo da poter dedicare ad altre attività.
La casa produttrice è l’iRobot, azienda americana con sede in Massachusetts fondata nel 1990. Dedita inizialmente alla realizzazione di robot da impiegare in numerose missioni scientifiche, nonché di robot di supporto all’uomo nell’esplorazione degli oceani, essa sviluppa tecnologie d’avanguardia finalizzate a migliorare la vita degli individui. Dal 2002 produce appunto Roomba, il primo robot capace di pulire automaticamente i pavimenti della propria casa, con un successo davvero universale. Ad oggi sono più di 25 i milioni di apparecchi venduti in tutto il mondo.
Assolutamente: la iRobot progetta i propri robot per la pulizia dei pavimenti perché siano di aiuto a mantenere la casa più pulita con estrema facilità e zero complicazioni. Basta infatti premere il pulsante “CLEAN” e Roomba sa come agire, aspirando polvere, cenere, residui di cibo e sporco in generale.
Grazie ad una serie di sensori, che gli fanno prendere circa 60 decisioni al secondo. Con il risultato di una pulizia davvero impeccabile.
Tecnologia basata su particolari sensori, consente al Roomba di riconoscere le zone di maggiore concentrazione di sporco, dedicando loro il tempo necessario per una pulizia accurata.
Il sistema di pulizia AeroForce, caratterizzante il Roomba, è un sistema tri-fasico che raccoglie sia lo sporco di grandi dimensioni che le polveri più fini dai pavimenti. Due estrattori controrotanti raccolgono lo sporco di maggiori dimensioni incanalandolo nel cassetto di raccolta rifiuti. I nuovi estrattori senza spazzole evitano la formazione di intoppi o grovigli di peli, capelli e detriti in genere. Il sistema di aspirazione, di grande efficienza, fa in modo che il flusso d’aria aspirante sia indirizzato direttamente sui pavimenti.
Le tre fasi di pulizia del Roomba sono il frutto della combinazione di tre innovative tecnologie che aspirano sporco e polvere da qualunque tipologia di pavimento. In particolare:
- la fase 1 vede la rimozione dello sporco dagli angoli e dalle superfici, grazie alla presenza delle particolari spazzole AeroForce inclinate ad un angolo di 27°;
- la fase 2 è contraddistinta dalla raccolta dello sporco attraverso le due spazzole multi-superficie, che lavorano simultaneamente rimuovendo lo sporco e la polvere dal pavimento: la prima spazzola pulisce ed aspira, la seconda invece “veicola” lo sporco nel canale di aspirazione.
- la fase 3, infine, è destinata all’aspirazione ed alla filtratura. Il potente ed efficace motore del Roomba aspira lo sporco, introducendolo all’interno del cassetto porta-polvere; lo speciale filtro che caratterizza quest’ultimo è in grado di bloccare e di contenere la polvere stessa.
Roomba pulisce pavimenti in parquet, linoleum, piastrelle. In pratica può essere adoperato su ogni tipo di pavimento.
No, perché la testina pulente si regola automaticamente a seconda del tipo di pavimento su cui lavorare.
Sì, grazie alle spazzole basculanti, che adattano in modo automatico la propria altezza così da essere sempre in contatto con le diverse superfici: per la migliore pulizia non solo dei pavimenti, ma anche dei tappeti. Da sottolineare una potenza di aspirazione superiore, propria di determinati modelli.
Sì, in virtù della spazzola laterale Edge-Sweeping , studiata specificamente per eliminare la polvere dai bordi delle pareti, dalla base dei battiscopa e dagli angoli.
No, Roomba è progettato esclusivamente per aspirare lo sporco.
No, non ne ha bisogno, grazie ai sensori che lo caratterizzano.
Ogni Roomba è fornito di una serie di sensori che lo guidano attraverso la casa facendogli prendere circa 60 decisioni al secondo, con risultati, a livello di pulizia, davvero formidabili. Si tratta di sensori che rilevano lo sporco e segnalano eventuali ostacoli. Eccoli, nello specifico:
- sensori di rilevamento scogliera. In numero di 4, sono sensori ad infrarossi siti sul lato inferiore anteriore all’unità: si attivano nel momento in cui si è in prossimità di scale e discese pericolose, facendo sì che l’apparecchio si diriga altrove;
- sensori del paracolpi soft-touch. Rilevano pareti ed altri ostacoli, così che Roomba può rallentare e toccare delicatamente l’ostacolo “di turno” con il paracolpi prima di cambiare direzione;
- sensore a parete. Posto sul lato destro del paraurti, è un sensore ad infrarossi che permette al dispositivo di seguire con attenzione le pareti e gli oggetti – come ad esempio i mobili – senza toccarli.
Certo, Roomba è perfetto per rimuovere peli, anche lunghi, di cani o gatti, grazie al sistema tri-fasico di pulizia che garantisce una pulizia accurata.
La scelta dipende dalle personali esigenze. Il mercato, dal 2002 – anno di nascita del primo Roomba – sino ad oggi, ha introdotto nuove serie di modelli, con caratteristiche comuni a tutti gli apparecchi, e con altre, proprie solamente di alcuni. Così, a titolo esemplificativo, la linea 900 è in grado di eseguire una mappatura della casa con relativi report di pulizia, mentre la e Series dispone di un contenitore raccogli-polvere lavabile ed agevolmente estraibile.
Come muoversi, dunque? Come veicolare al meglio il proprio acquisto? Un buon suggerimento è quello di cominciare a considerare la superficie della propria abitazione e la tipologia di pavimentazione esistente. L’eventuale presenza di tappeti, poi, è un altro elemento a cui badare nella valutazione: richiederà infatti una particolare tecnologia per una pulizia accurata ed efficace, indirizzando quindi la propria scelta verso uno specifico apparecchio. La qualità dei materiali, invece, non costituirà fattore di preoccupazione, dal momento che anche i modelli base di Roomba sono di ottima fattura.
Si va da un minimo di 300 Euro sino a circa 1000 Euro, in base ai modelli.
“Corredo” di alcuni modelli di Roomba, optional da acquistare separatamente per altri, il Virtual Wall Lighthouse è un accessorio dalla doppia funzione, concepito per dare ancora più efficienza al Roomba stesso.
In modalità Virtual Wall crea una vera e propria barriera, un muro virtuale oltre il quale l’apparecchio non può spingersi, per far sì che esso concentri le proprie energie in un determinato ambiente della casa, non disperdendole altrove.
Per prestazioni ottimali, un Virtual Wall va collocato sul lato esterno della soglia che si intende bloccare. Vanno poi puntate le frecce sulla parte superiore di Virtual Wall verso l’apertura che si desidera sbarrare.
In modalità Lighthouse invece, l’accessorio rappresenta una sorta di “faro”, una porta virtuale capace di aprirsi e di chiudersi per lasciar passare o meno Roomba, e ciò per permettergli di pulire accuratamente e in un’unica sessione più di un ambiente.
Una volta che Roomba ha finito di pulire ognuna delle zone indicate con un VWLH, il sistema in questione guiderà il robot verso la Home Base (si fa presente che il tempo massimo di pulizia per un ambiente è di 25 minuti).
Dalla forma di una torretta, alta pochi centimetri, il Virtual Wall Lighthouse è alimentato da due batterie mezza torcia di tipo C ed è dotato di due leve di selezione: con quella posta in alto si passa dalla modalità Virtual Wall alla Lighthouse e viceversa, con quella posta in basso, invece, si accresce l’emissione dei raggi infrarossi sino a una distanza massima di 2,4 m.
Il Virtual Wall Lighthouse si attiva e si spegne insieme al Roomba, in modo automatico, con notevole risparmio di batterie.
In questo caso Roomba si ferma e torna alla base di ricarica, segnalando la situazione tramite una spia luminosa.
Roomba è dotato di batterie Ni-MH.
Roomba consuma, durante il caricamento, 28 Watt di potenza attiva all’incirca per 3 ore. In modalità stand-by, invece, 4 Watt.
In merito ai consumi è importante mettere in evidenza che l’apparecchio in oggetto non funziona al massimo della sua potenza, al fine di un’ottimizzazione dei consumi della batteria. Se necessario, però, aumenta la sua potenza, in presenza ad esempio della pulizia dei tappeti, operazione per la quale è richiesta una forza maggiore. Forza maggiore che “giustifica”, appunto, detto aumento di potenza.
Quando la batteria si esaurisce, Roomba torna autonomamente verso la base di ricarica restandovi il tempo necessario per poi riprendere le operazioni di pulizia. Molti modelli sono anche in grado di riprendere dette operazioni di pulizia dal posto in cui le avevano interrotte.
Può accadere che Roomba abbia difficoltà a ricaricarsi, situazione, questa, spesso da addebitare ai contatti posti sulla home-base e sotto il dispositivo, che, se sporchi, non creano un giusto contatto, impedendo dunque una corretta carica della batteria del dispositivo stesso. In tal caso è sufficiente pulire i predetti contatti servendosi di un panno imbevuto di alcool.
Questa problematica può dipendere da diversi fattori:
- cattivo funzionamento del caricabatteria. Il problema, in tal caso, potrebbe risiedere nella presa elettrica, situazione per la quale si suggerisce di collegare l’apparecchio su un’altra presa, per eliminare problemi di alimentazione. Se anche così facendo, il problema persiste, allora il caricabatteria andrà sostituito.
- cavi e collegamenti deteriorati. Un cavo o altro componente del dispositivo relativo alla carica che sia rovinato, può comportare la difficoltà, per il dispositivo stesso, di mantenere la carica. Situazione, questa, che richiede un controllo del Roomba da parte di un esperto.
- batteria vecchia. Rappresenta la situazione più frequente, che richiede, dunque, l’acquisto di una nuova batteria. Una batteria che ha molti anni “alle spalle” non può infatti supportare una carica alla stessa stregua di una batteria nuova.
Una batteria può durare centinaia di cicli di pulizia, prima che si presenti la necessità di una sostituzione: generalmente, la durata media è di 2-3 anni in presenza di una costante manutenzione del Roomba.
Prima di cominciare ogni ciclo di pulizia, è necessario caricare del tutto la batteria del proprio apparecchio (il tempo di ricarica è di circa 2 ore). Una volta carica, la spia della batteria sarà di colore verde e la batteria sarà bastevole per almeno un ciclo di pulizia completo. Con una carica completa, il Roomba potrà effettuare le operazioni di pulizia per circa un’ora.
Per prolungare la durata della batteria, si suggerisce di verificare che il proprio Roomba sia sempre carico. Dopo aver adoperato l’apparecchio, è bene ricaricarlo quanto prima, perché l’attesa di diversi giorni potrebbe essere causa di danneggiamento della batteria.
Per mantenere efficace il proprio Roomba, è necessario eseguire periodicamente le seguenti operazioni di pulizia:
- rimuovere e svuotare il contenitore del dispositivo, premendo il pulsante apposito e tirando
- pulire il filtro una volta alla settimana (o due, se in casa sono presenti animali domestici), adoperando acqua e poco sapone, reintroducendolo solo una volta asciutto
- pulire le spazzole
- pulire la ruota anteriore
Per pulire le spazzole, è necessario:
- aprire la protezione delle stesse sollevando le linguette gialle
- eliminare peli e/o capelli e sporco in generale dalle spazzole e dai loro cuscinetti
- reinstallare le spazzole ed i relativi cuscinetti, e chiudere la protezione spazzola.
Per pulire la ruota anteriore, sono richieste le seguenti operazioni:
- tirare la ruota stessa per rimuoverla dall’apparecchio
- eliminare i residui dalla cavità della stessa
- rimuovere la ruota dalla propria sede ed eliminare eventuali peli bloccati intorno all’asse
- spingere con decisione sull’asse della ruota per toglierlo completamente dalla ruota
- pulire la ruota reintroducendola nella propria sede, ed inserire il modulo nel robot
- pulire tutti e quattro i sensori di dislivello servendosi di un panno asciutto e pulito
Indichiamo qui di seguito i relativi “tempi”:
- il serbatoio va pulito dopo ogni utilizzo, ma non prevede la sostituzione;
- il filtro va pulito una volta alla settimana, oppure due, se in casa sono presenti animali domestici, ed è da sostituire ogni 2 mesi;
- le spazzole e gli estrattori sono da pulire una volta alla settimana, oppure due, se in casa sono presenti animali domestici. Vanno sostituiti ogni 6-12 mesi;
- i contatti di ricarica ed i sensori di dislivello vanno puliti una volta al mese, e mai sostituiti;
- il sensore di monitoraggio pavimento, la spazzola laterale, e la telecamera di localizzazione iAdapt vanno puliti una volta al mese, e non necessitano di sostituzione;
- la ruota orientabile anteriore va pulita una volta ogni 2 settimane, e va sostituita ogni 12 mesi;
- i sensori di cassetto per la polvere pieno sono da pulire una volta ogni 2 settimane, e non richiedono sostituzione.
Certo, è possibile programmarlo perché esegua le pulizie una volta al giorno, per sette giorni alla settimana. È necessario però prima impostare l’ora.
Ecco le operazione da effettuare, per programmare Roomba:
- premere SCHEDULE
- adoperare i tasti DAY, HOUR e MINUTE per impostare il programma
- premere OK. A questo punto il dispositivo emetterà un segnale acustico per indicare che il programma è stato impostato.
Sì, basta effettuare le operazioni di seguito elencate:
- premere SCHEDULE
- premere DAY per poter visualizzare tutti gli orari programmati per dare inizio alle pulizie
- premere il pulsante DAY – tenendolo premuto per 5 secondi – a seguito della visualizzazione dell’orario in cui sarebbe dovuto iniziare il programma di pulizie che si intende cancellare. A questo punto seguirà un segnale acustico indicante appunto la cancellazione di quel determinato programma
- Premere OK.
Certamente. Ecco come procedere:
- premere SCHEDULE
- premere DAY per poter visualizzare tutti gli orari programmati per l’inizio delle pulizie
- premere i pulsanti HOUR e MINUTE per impostare un nuovo orario, nel momento di visualizzazione dell’ora in cui sarebbe dovuto iniziare il programma di pulizie che si desidera modificare
- Premere OK: Roomba emetterà un segnale acustico indicante che è stato impostato il nuovo programma.
Roomba segnala eventuali problemi (ad esempio “Errore 1” – Roomba si trova su un ostacolo o su una superficie non piana, e la ruota laterale è bloccata ), “Errore 2” – spazzole intasate, “Errore 9” – paraurti incastrato) attraverso un indicatore lampeggiante e un segnale acustico bitonale (“uh-oh”) a cui fa seguito un messaggio vocale.
I messaggi di errore possono essere ripetuti premendo il pulsante CLEAN, oppure, se l’apparecchio è acceso, premendo il paraurti: se il messaggio persiste, è il caso di contattare l’Assistenza Clienti iRobot.
Il maggior numero dei Roomba è fornito di una funzione di ricarica automatica, che fa sì che l’apparecchio torni automaticamente alla base di ricarica una volta scaricata la batteria o terminata la sessione di pulizia. E se non accade così? In tal caso potrebbero esserci delle problematiche, vediamo quali.
- Problemi di collegamento. La base di ricarica potrebbe non essere stata collocata in modo corretto, ad esempio vicino alle scale o sotto un mobile: è consigliabile, infatti, posizionarla su un pavimento piano e rigido, in una zona aperta che disti sufficientemente da pareti o mobili. È opportuno anche controllare che la presa a cui l’apparecchio è collegato sia funzionante e che i cavi di ricarica siano integri; dare uno sguardo anche agli attacchi.
- Presenza di oggetti estranei sul paraurti del Roomba o sulla base domestica.
- Problema relativo al sensore. Ciò si verifica a seguito di regolare funzionamento del dispositivo, e poi di blocco improvviso: se il dispositivo stesso, inoltre, urta gli ostacoli o non effettua le pulizie in base a quanto programmato, probabilmente è giunto il movimento di sostituire il sensore. Si sottolinea, in ogni caso, di collocare la Home Base lontana dal Virtual Wall Lighthouse e da altre basi che potrebbero essere causa di interferenza ai raggi infrarossi.
Certo: è iRobot Care Assistance, il servizio che offre una risposta immediata e precisa in presenza di eventuali difficoltà o problematiche durante l’utilizzo di un prodotto iRobot. Non solo, fa anche risparmiare tempo, evitando di recarsi personalmente presso un centro di assistenza, poiché si occupa in prima persona di ogni necessità. Ed in maniera gratuita.
Anche in questo caso si può contattare l’Assistenza Clienti iRobot per maggiori informazioni.